Corso RES ECM
Razionale
Il carcinoma della tiroide è oggi uno dei tumori più frequenti in Italia; in particolare, nelle vdonne giovani, con meno di 40 anni, è al secondo posto dopo il carcinoma della mammella.
L’aumento di incidenza è risultato più marcato rispetto a qualsiasi altra neoplasia, addirittura raddoppiata in meno di 10 anni in alcuni Paesi ad alto reddito e con un picco nelle classi di età centrali, 40-50 anni. Gran parte però dell’aumento sembra essere legato ad una sovradiagnosi più che ad una correlazione con fattori di rischio noti. Nonostante poi, incidenze triplicate nelle donne e trattamenti simili nei due sessi, si osservano tassi di mortalità praticamente uguali.
Le evidenze epidemiologiche spingono, quindi, a ridiscutere le pratiche diagnostiche correnti, come riconosciuto dalle società scientifiche nel mondo, scoraggiando le prescrizioni indiscriminate di accertamenti ecografici o agobioptici; andrebbe inoltre considerata, in accordo con i pazienti stessi, la possibilità di sorveglianza attiva e/o di trattamenti conservativi al fine di ridurre il rischio di un sovratrattamento gravato da complicanze, peggioramento della qualità della vita ed alti costi sociali.
La Rete Oncologica Regionale ha identificato 33 strutture regionali abilitate per la chirurgia dei tumori della tiroide e 3 diversi percorsi diagnostico-gestionali per: patologia tiroidea nodulare di recente scoperta; patologia tiroidea nodulare sospetta di malignità; cancro tiroideo avanzato.
I pazienti dovranno afferire autonomamente o opportunamente indirizzati dal proprio medico di Medicina Generale o altro medico specialista di riferimento presso un centro oncologico di II livello per la gestione diagnostico-terapeutica del caso da parte del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) specifico per la patologia tumorale tiroidea. Il paziente effettuerà la prima visita necessaria per l’inquadramento del problema presso un ambulatorio dedicato entro 7 giorni dalla prenotazione. La Presa in Carico del paziente nella sua globalità prevede l’integrazione di più professionisti: endocrinologo, radiologo, anatomo patologo, citopatologo, biologo molecolare, chirurgo endocrino, medico nucleare, oncologo, radioterapista, genetista e psiconcologo. L’infermiere ‘Case Manager’ incaricato dal GOM si occuperà dell’organizzazione e prenotazione degli esami e delle visite che si renderanno necessarie e che saranno effettuate nel contesto della Rete interna alla struttura o, su indicazione degli specialisti del GOM, presso le strutture della Rete Oncologica Regionale.
Il GOM per tumore della tiroide è attivo presso l’Azienda Ospedaliera ‘San Pio’ di Benevento con delibera del Direttore Generale n. 544 del 28/10/2022 in convenzione con l’Istituto Nazionale Tumori ‘Pascale’ di Napoli.